RECENSIONE: Mario & Luigi: Dream Team chiavica al cospetto di Viaggio al Centro di Bowser?

3DS

Terminato Mario e Luigi: Dream Team vorrei sfatare alcune opinioni che vogliono questo capitolo prendere mazzate al cospetto del precedente capitolo DS della saga.
Per carità giù il cappello dinnanzi a Viaggio al Centro di Bowser, indiscutibile must have DS, ma Dream Team, pur non portando novità sostanziose e sostanziali, perfeziona oggettivamente gli elementi di quel gioco.


Migliorano i contrattacchi grazie alla possibilità di muoversi non più solo bidimensionalmente ma anche sull' asse Z (novità possibile senz'altro per merito del circle pad ben più pratico per muoversi in uno spazio 3D rispetto alla croce direzionale del DS). Mossa realizzata ad hoc per l'effetto 3D visto che portando la battaglia su un'ulteriore dimensione si va ad esaltare la stereoscopia, ben implementata, mai fastidiosa, in alcuni casi quasi d'aiuto nella percezione delle profondità e che pure impreziosisce non poco il risultato grafico, specie grazie alla presenza costante di effetti particellari che il gioco mette un po' ovunque non a caso.

Tornando al battle system le novità non si limitano ai contrattacchi perchè sono stati aggiunti anche i nemici di sfondo; in verità dall'incontro molto randomico e dall'impatto secondario in battaglia, ma novità comunque gradita.

Migliora il level design del “mondo parallelo” (mondo onirico) grazie alla necessità di ospitare le svariate trasformazioni di Luigi, che seppur dalle applicazioni sempre estremamente evidenti (di enigmi cervellotici non ce ne sono, ma considerando la scorrevolezza che vuole avere l'avventura non mi sento di definirlo un contro) permettono di far qualcosa in più rispetto a quanto visto nelle interiora di Bowser e ci ricordano che il 3DS ha anche un touch screen con cui poter interagire.

Migliora il mondo di gioco, che ho trovato più ricco di vita rispetto al predecessore, sebbene si possa sindacare sull'entità non molto carismatica di alcuni abitanti di Isola Guanciale: fagiolini verdi, pennuti da parata omo e umanoidi dal copricapo che ricorda palesemente ........


Per il resto è il solito Mario e Luigi.

Numerose tipologie di nemici, con alcuni che richiedono anche contrattacchi geniali (mi riferisco ad esempio a quei mostriciattoli rosso,giallo e blu da far fuori a modi forza 4).

L'umorismo resta quello di sempre. E' vero che con Bowser ci siamo fatti grosse risate, ma anche qua di personaggi lollosi se ne incontrano e poi torna quel gran bel pezzo di blocco di Lucrezia.

Solito mondo di gioco articolato e zeppo di aree, con solita mappa generale non praticissima.

Medesimi combattimenti giganti, che complice le maggiori performance della nuova portatile N e i sensori di movimento della console guadagnano in scenicità ed interazione.


E pure i soliti tutorialoni che spiegano ogni sfumatura dei comandi e delle meccaniche; credo sia comunque giusto esporli per chi è neofita della serie, sebbene i controlli di questo gioco siano immediatissimi e dunque sta roba faccia fondamentalmente perdere tempo ai veterani.

Bhè ma allora Dream Team asfalta Viaggio al Centro di Bowser ed è un must have??....

.....Che sia un gioco da consigliare senza dubbio, ma che prenda a mazzate Viaggio al Centro di Bowser o viceversa no, perchè i miglioramenti citati ci sono e sono oggettivi, ma sono miglioramenti inquadrabili più che altro come affinature e che non riescono a dare quella sferzata di qualità netta (la mazzata) rispetto al passato; ma soprattutto perchè a vantaggio del predecessore DS c'è un sottile, ma a mio avviso importante, plus tutto di natura intrattenutistica.
Poter impersonare un terzo personaggio nel mondo esterno (figo come Bowser poi) e Mario+Luigi nelle interiora del cattivo tartarugone, sanciva quella divisione netta fra i due mondi, evidenziata anche da una differenza cromatica molto evidente che garantiva al giocatore svago, diversificazione, ritmo ben scandito e dunque contribuiva a mantenere costante l'interesse.

Quello stacco che Dream Team (seppur presentando delle varianti in combattimenti ed esplorazione fra i due universi) non ha visto dato che sia nel mondo reale che in quello onirico sempre Mario e Luigi dobbiamo usare.

Aspetto che sommato alla longevità che nel capitolo 3DS è quasi doppia (oltre 40 ore contro la 25ina che bastavano per Viaggio al Centro di Bowser) possono rendere sul lungo termine l'ultima avventura rpg idraulica più sfiancante della precedente per molti...sì, anche me compreso.

Ancor più considerando che sulle battute finali (ultime 15 ore, non proprio pochissimo) il raggiungimento di ogni obbiettivo di main quest diventa davvero estenuante vista la quantità di oggetti da cercare e meccanismi da sbloccare per proseguire... Quasi ai limiti della trollata!
Sembra sempre di essere arrivati al capolinea ed invece ci si ritrova immancabilmente davanti al punto invalicabile che si riesce a passare solo cercando il modo di sbloccare la via attraverso 3-4 diramature di mappa.
Una diluizione eccessiva non accompagnata da uno sviluppo di trama che dia quel pepe, quella voglia extra di proseguire e che dunque può diventare fatale motivo di drop per alcuni.
Anche se, va riconosciuto, la formula è quella, ma è sempre accompagnata da un buon level design e nemici nuovi.


"Insomma dopo tutto questo papocchio di discorso Capitan Brod Brega cosa ci vuole dire?"

Voglio dire che reputo Dream Team un ottimo gioco, non un titolo per il quale strapparsi i capelli o spaccare le vetrine dei negozi dall'hype, ma degno di essere affiancato a Viaggio al Centro di Bowser (a cui resta fedele, dal quale eredita tutto e per molti versi migliora).
Mi sarebbe piaciuto se avesse cercato di portare anche qualcosa di davvero nuovo e non solo migliorare gli aspetti della saga. Ad esempio avere un mondo onirico più imprevedibile e fantasioso e non solo un pretesto per passare in modalità bidimensionale e attribuire poteri adventuristici a Luigi; però è indiscutibile che si tratti di un gioco ben fatto, un titolo sul quale un possessore di 3DS sà di poter contare e da poter recuperare quando deluso o a corto di giochi, è alla ricerca di un prodotto di sicura qualità.

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