RECENSIONE - Escape Plan: fuggite da questo videogioco

PSVITA | PS4 

Che cos'è?

Escape Plan è un indie game originariamente uscito su PSVita (versione oggetto della seguente analisi), e successivamente reso disponibile anche per PS4, nel quale dobbiamo guidare la fuga dei due curiosi e buffi protagonisti, Lil e Larg, da una non ben
specificata struttura, risolvendo i puzzle ambientali che ci troveremo davanti, il tutto mediante il solo uso dei controlli touch e dei sensori di movimento della console.

Com'è?

A primo impatto il design ricercato, la buona grafica (considerando la natura indie) e la selezione di alcuni famosi pezzi di musica classica (l'uso fattone trascende nella ridondanza ma comunque aggiunge un tocco di classe) ingannano facendo pensare di essere al cospetto dell'ennesimo indie game ricercato, di alto profilo e di un certo spessore, che poco nulla ha da invidiare a progetti più importanti.
La maschera cade in realtà ben presto ed il titolo rivela sin dai primissimi livelli una facilità nella risoluzione dei livelli talmente spiazzante da confermare ben presto pesanti lacune di level design sfocianti nella scontatezza e banalità degli stages stessi. Banale anche per giocatori alle prime armi.

La sfida più ostica da superare è rappresentata dunque dai controlli, contraddistinti da una imprecisione a dir poco imperdonabile, in grado di portare un'esperienza in sé clamorosamente facile a vette di frustrazione rare e paradossali. Sul punto tornerò a breve.


Delle cose salvabili ci sarebbero pure: lodevole l'intuizione di costruire il puzzle solving su due pg con una struttura fisica opposta (leggero e gracilino Lil, grosso e pesante Larg), che comporta, o meglio avrebbe potuto comportare, una netta differenziazione nelle situazioni; apprezzabile ancora la scelta di strutturare il gioco in livelli molto brevi, caratteristica che lo rende idealmente perfetto per esigenze portatili, ma ahimè si torna sempre lì, il tutto per funzionare in maniera davvero dignitosa avrebbe necessitato di un level design più ispirato, che richiedesse un minimo di ingegno.
Ciò manca, l'interesse scema presto dunque ed il divertimento stenta a farsi strada, vanificando le due interessanti premesse poc'anzi enunciate.


Escape Plan è un gioco che sembra nascere quasi con la sola ambizione di essere una demo delle caratteristiche (touch e sensori di movimento) di PSVita, per crollare poi su se stesso nel momento in cui accenna ad altre più elevate ambizioni: l'impianto prevede un meccanismo di valutazione della prestazione del giocatore alla fine di ogni livello, quello che dunque pare prendere forma è un ipotetico motore per la rigiocabilità e la sfida arcade, atto a valorizzare l'abilità nell'uscire dal livello nel minor tempo e con il minor numero di gesti possibile.

Il castello arcade si sfalda miseramente innanzi alla poca affidabilità dei controlli: fare pochi gesti è il più delle volte impossibile per via della scarsa reattività e della poca precisione nella rilevazione, per non parlare di tutte le volte in cui nel convulso tentativo di addomesticare l'indomabile sfiorerete inavvertitamente il grande retro touch PSVita.

Il messaggio dovrebbe a questo punto essere inequivocabilmente passato, ma considerata la gravità della faccenda, vale la pena esplicitarlo ulteriormente: nel controllo del personaggio domina l'impaccio più totale, implicante perdite di tempo assolutamente pregiudizievoli per il ranking, ma soprattutto tanta frustrazione ed un livello di divertimento prossimo allo zero.

In definitiva è impossibile non rimanere delusi dalle ottime credenziali artistiche, clamorosamente gettate al vento da un level design sciatto ed una imprecisione nei controlli imperdonabile.
Escape Plan questo novembre (2014) rientra fra i titoli scaricabili gratuitamente per i membri Play Station Plus: se lo siete ed avete una PSVita o una PS4 provatelo, pesa pochi MB, così vedremo se concorderemo o meno, tutti gli altri passassero serenamente oltre.


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