Pokémon GO: il mio day 1 giapponese

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Solo oggi, 22 Luglio 2016, Pokémon GO è arrivato in Giappone, a sorpresa e in gran ritardo rispetto ad altri territori, considerando che stiamo parlando della patria natia dei mostriciattoli tascabili.

Nonostante non sia un fanatico di Pokémon e ancora meno, se non affatto, di giochi free to play per smartphone,
vista l'onda mediatica senza precedenti e l'idea innovativa dietro questo gioco ammetto che ho atteso con un certo fervore la possibilità di scaricarlo e poterlo provare per dire la mia.


Scaricato in mattinata e sceso in strada è stato divertente constatare quanti altri deficient... ehm videogiocatori come me concentratissimi col cellulare in mano mentre, fra imbarazzi e sguardi complici, lanciavano le loro prime pokeball.

Oddio diciamocelo subito, nessuna novità, ne “sortilegio satanico di massa” per incollarci tutti ai telefonini, quanto meno non qua in Giappone. Gli edochiani infatti (per chi non lo sapesse così si chiamano i cittadini di Tokyo; nome che trae origine dal nome antico della città di Tokyo, Edo, chiamata così perchè attraversata dall'omonimo fiume) camminano sempre sguardo basso con il cellulare in mano, l'unica novità di oggi è che fossero tutti focalizzati sulla stessa app, ma la sostanza non cambia.

Buffo in tal senso constatare come da giorni in TV stiano allertando tutti sui rischi incorribili usando l' app:
“Attenzione ad attraversare le strade”, “Non esporsi da sporgenze”, “Attenzione ad urtare persone in strada”, ecc... il tutto spiegato con ricostruzioni ed analisi tecniche psico fisiche elaboratissime, ma anche qua nulla di nuovo siamo nel SICURISSIMO Giappone.
...peccato che di cazzoni imbambolati davanti al cellulare che rischiavano la vita attraversando la strada ne era pieno anche ieri.

 
Servizio in TV sui possibili rischi giocando a Pokèmon GO

Tornando al gioco, in prima battuta, probabilmente anche perché in compagnia di una amica, lei sì super fan dei mostriciattoli nipponici, è stato molto divertente scoprire il mondo di Pokémon GO.
Il concetto di uscire (fisicamente) di casa ed andare a prenderli tutti è quello che chiunque abbia giocato a Pokèmon o visto l'anime in TV ha in fondo al cuore sempre sperato di fare e seppur inflazionati da un numero un pochino eccessivo (per essere ironici) di Doduo, Rattata e Pidgey, abbiamo trovato una buona varietà di Pokémon che ha reso la ricerca stimolante, nonostante il solo tirare col ditino la sfera poké ludicamente parlando non sia propriamente il massimo.

Curioso constatare come la mia amica, solo la mia amica, trovasse spessissimo oltre alle tre tipologie di mostriciattoli sopra citate anche Pinsir, Pokémon coleottero probabilmente ispirato al gokiburi, terribile e schifosissimo scarafaggio che, sopratutto in questo periodo dell'anno, infesta le case giapponesi e che ovviamente chiunque, lei in primis, odia a morte.
SFIGAATA!



Per ora poco, anzi nulla ho da dire sui combattimenti.
Ho trovato numerose palestre (è il bello di vivere in una città enorme come Tokyo), ma tutte avevano come leader Pokémon davvero overpower, tant'è che mi domando come abbiano fatto gli allenatori in così poche ore a tirare su certi highlander. Tutte battaglie dunque finite con 負けた (HAI PERSO), touch screen sfondato a suon di pressioni ossesse e tanta tanta perplessità su un battle system davvero troppo minimalista.

Ripreso in mano verso le ore 18:00, nonostante numerosi tentativi di entrare, i server hanno cominciato a crashare pesantemente. Probabilmente in orario fine scuola e lavoro la mole di utenti connessi è aumentato in modo insostenibile, fatto sta che se l'app prenderà spesso questo andazzo finirà ben presto nel cestino di molti.

Riconnessomi un paio di ore più tardi, finalmente tutto funzionava come in mattinata.
Trovandomi in serata a Kabukicho (Shinjuku), nome che dice più di qualcosa ai fan della serie  Yakuza (la Kamurocho della saga Sega è la ricostruzione ludica di questo quartiere di Tokyo), fra punti di interesse fitti che di tanto in tanto mi hanno permesso anche di scoprire posti nuovi (abbiamo cenato in un ristorante di ramen comparso sulla mappa), nuovi Pokémon da catturare (seppur presente la solita invasione di Doduo e Pidgey) e tanti tanti “colleghi allenatori”, spesso in gruppo, impegnati nella caccia, abbiamo proseguito a “lanciare palle”.

La famosa insegna di Kabuchicho


Incredibile senz'altro quanto sia già ampissimo l'interesse per questa app qua a Tokyo.
La maggioranza delle persone con lo smartphone in mano giocava proprio a Pokémon GO, il potenziale della community è già spaventosa e di certo presto pulluleranno reunion a tema in tutta la città.

La mia eccitazione iniziale è però calata proporzionalmente alla durata della batteria del mio cellulare, cioè in pochissimo (uno dei problemi che gli sviluppatori dovranno migliorare presto).
La ripetitività di fondo del gioco, ludicamente povero, sul lungo periodo ha iniziato a pesarmi non poco, al contrario la mia amica, “drogata" dall'idea di prendere tutti i suoi amatissimi mostriciattoli, ha deciso a fine serata di disinstallare l'app per il suo bene.



Finisce così questa prima (forse ultima?) giornata con Pokémon GO. Ho ancora tanto da scoprire, a partire dal metodo di crescita dei miei "amichetti" e dagli oggetti di gioco che ho testato solo approssimativamente......E voi ci state giocando? Avete consigli da darmi?

Ditemi/ci le vostre disavventure con Pokèmon GO.

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2 Commenti

  1. Tanta invidia, voglio visitare pure io Shinjuku!! Devo farlo prima o poi!
    Quanto a pokemon go, è incredibile il successo che sta avendo questa app, persino in una paesetto di perifia come il mio! Poco conta la pochezza ludica dei combattimenti, i problemi vari ecc: io so solo che sono uscito per portare a spasso il mio cane ed i primi 2 ragazzi che ho incontrato camminavano con il coso (non quello lì) in mano, seguiti da un'auto che ha giustamente inchiodato per effettuare una probabile cattura! Sulle meccaniche non so dirti moltissimo, ma pare che determinati pokemon di determinati tipi siano più facili da incontrare in precise zone (zone balneari con pokemon di tipo acqua, zone al verde con pokemon di tipo erba), per cui sarebbe cosa buona visitare varie località diverse per trovarne tanti diversi. Quanto alle palestre: imho sono il principale traino dello shop con soldi reali: per mantenere a lungo il controllo bisogna mettere pokemon fortissimi e potenziati, e per far ciò in breve tempo, se non si può stare in giro per tutto il giorno ogni santo giorno, l'unica maniera è shoppare.. e chissà quanti lo han già fatto.. La app non mi attira affatto, continuerò a fare il fesso giocando i titoli main su 3ds!
    Di sicuro tutto ciò dimostra per l'ennesima volta una cosa ovvia: le saghe/ip nintendo (in questo caso in parte nintendo ed in parte pokemon conpany/niantic ecc ecc) hanno un potenziale bomba inarrivabile specie se proposti in certi modi, in questo caso tramite smartphone che ormai hanno tutti, e lo stesso vale per le altre saghe storiche come animal crossing (pure di quello faranno la versione smartphone) Tloz (si è visto all'e3.. ovviamente ancora non é previsto su relefoni ma per me non ci vorrà moltissimo) Mario ecc.

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    1. Per quanto riguarda il ritrovamento dei Pokémon sembra che la voce che vuole che alcuni Pokémon siano reperibili solo in luoghi a tema (quelli d'acqua vicino a zone d'acqua ecc) sia falsa per ora.
      Appaiono nuove tipologie di Pokémon salendo di livello, cosa che posso già confermare, infatti percorrendo la solita strada all'inizio trovavo solo Pidgey, Rattata e Doduo, ora anche molti altri.
      Poi non so se alcuni forti li faranno trovare solo in luoghi specifici; fatto sta che l'interesse degli sviluppatori è quello che la gente giochi più che possono e sapendo che salendo di livello arrivano nuovi Pokémon l'incentivo a farlo c'è.

      Qua è pienissimo di Pokémon, punti di riferimento ed è strapieno di gente che gioca, anche anziani.
      Personalmente tutte le demonizzazioni che si leggono in giro mi sembrano eccessive perchè almeno a Tokyo il problema della gente zombi con i cellulari c'è da anni ed anni, ed anzi vedere il sabato sera parchi pieni di persone che piuttosto che sbronzarsi chiusi in qualche bar sono usciti insieme alla ricerca, proprio una brutta cosa non è. Poi il problema è che a molti manca il senso del limite.
      Personalmente non riesco proprio a giocarci per tanto, fra batteria che muore rapidamente,ripetitività snervante e Pokémon che escono fuori spessissimo incastrarsi a tutti i costi per prendere quella bestiola specifica non c'è, la riincontrerò domani, sticazzi spengo o non mi fermo a prenderli. Tanto questo genere di giochi sono solo grinding, non riesci ad arrivare a livelli altissimi a meno che non ci passi sopra veramente la vita o paghi.
      Finchè c'è l'effetto novità ok, ma non credo che tutto questo boom regga in queste proporzioni a lungo a meno che non inizino a migliorare molto l'app, che di potenzilità per trasformarsi in qualcosa di epico ne ha.
      Comunque sì, tutta la vita su console, non esiste proprio paragone.

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